Laboratorio Scuola Secondaria                                                   Indietro

 

 

Analisi dettagliata del progetto.

Negli interventi di carattere artistico che riguardano i ragazzi non si può sempre fare affidamento e accontentarsi della loro spontaneità e creatività , ma bisogna saperle gestire ed amplificare affinché possa scaturirne un lavoro formativo .

I ragazzi delle scuole medie/superiori in particolare si trovano in una fase della loro vita di tipo esplorativo e riuscire ad entrare ( con discrezione ) in questa loro interiorità , può voler dire incidere positivamente nello sviluppo della personalità .

Il teatro è sempre parso il luogo adatto affinché questo accada , e se non si vuole lasciare il predominio alla televisione ,è proprio il teatro che con la sua povertà fatta di rapporti diretti e palpabili , di comunicazione di vita fra attore e spettatore , a possedere sicuramente delle grosse potenzialità per una formazione sana .

1) L’articolazione del seminario prevede inizialmente lo studio di esercizi prettamente ginnici e mimici, perché lo  “ strumento da suonare “ per un attore è il proprio corpo . Conoscere il proprio corpo, saperlo gestire nei momenti voluti se da una parte risulta fondamentale per l’attore

non lo è da meno in tutte le tappe fondamentali della vita di un uomo .

2) 3)  Saper gestire il corpo significa saperlo rilassare e concentrare , potenziare le antenne presenti   

in tutti noi e che nei ragazzi sono ancora più vigili ed attente . L’esuberanza o la timidezza dei ragazzi fa si che certe loro qualità possano essere assopite , riuscire a far capire loro il valore del rilassamento e della concentrazione , e quindi il controllo di se , è già motivo di soddisfazione .

4)  In un attore , la voce non risulta prioritaria rispetto al resto del corpo ; la voce è come un braccio o una gamba , per cui perlomeno in questo approccio iniziale , la studieremo nella sua dimensione fisica , che riguarderà il timbro e la possibilità di risonanza nelle diverse parti del corpo .

5)  Proprio perché la voce e i muscoli facciali sono i più semplici da gestire , ( non a caso sono i “ protagonisti “ della    comunicazioni ) noi li

intrappoleremo in una maschera neutra , dando l’opportunità al ragazzo di esprimersi attraverso le altre parti del corpo .

6)  La manifestazione dell’interiorità attraverso improvvisazioni teatrali sarà il nostro vero obiettivo Dato un tema semplice , l’allievo dovrà inventare una storia rappresentandola con il proprio corpo  lottando contro tutti gli inevitabili sistemi di difesa che sono sempre lì in agguato .

Funzioni primaria dell’animatore sarà a questo punto fondamentale : indirizzare verso la strada che porti l’allievo a rappresentare la sua vera essenza . Si incomincerà così a conoscere la propria “ maschera “ , a saperla togliere , o a saperla accettare : è un modo per avere un rapporto libero con il proprio corpo. Il progetto avrà come conclusione un saggio o una semplice

spettacolarizzazione pubblica , che ha come intento quello di creare l’emozione  di un giorno per i ragazzi particolare , ripagandoli della fatica e dell’impegno , che verrà loro richiesta durante l’arco dell’anno scolastico.

Il progetto avrà la finalità complessiva di offrire al ragazzo strumenti per una maggiore consapevolezza della propria vita psichica , processo che in se può portare ad un maggior autocontrollo e quindi un maggior successo con gli altri

 

“ Non si tratta di rappresentare se stesso alle prese con alcune determinate circostanze ma di usare il personaggio da recitare come trampolino , uno strumento che serva per studiare ciò che è nascosto dietro la nostra maschera di ogni giorno , l’essenza più intima della nostra personalità .

Il saperla gestire significa avere la consapevolezza di sapere a che cosa serve e che   cosa nasconde .

I nostri studi si riferiscono a tutti ma in particolare a colui che subisce un processo evolutivo senza fine, la cui inquietudine non è generica ma indirizzata verso la ricerca della verità su se stesso e sulla sua missione nella vita."

                                                                           Jerzy  Grotowski              

 

 

 

 Fondamentale nel teatro e nella vita in genere è conoscere il proprio corpo saperlo gestire nel modo e nel momento in cui uno desidera . Lo scopo del seminario non è quello di fornire delle nozioni o di  ( consentitemelo ) “ appiccicare dei clichè “, ma di far conoscere le proprie energie e potenzialità , organizzandole in delle tecniche in modo tale da poterne fare uso quando e come si vuole .

IL seminario si articolerà con un inizio di studi di carattere fisico , basato su esercizi ginnici , movimenti mimici e di improvvisazione , usando la tecnica del francese E’tienne Decroux al quale si attribuisce il condizionamento nella metà del nostro secolo di tutto il teatro gestuale in Europa .

Una seconda fase è costituita da uno studio inizialmente collettivo poi sempre più individuale dei processi interiori e degli impulsi che regolano la vita di tutti i giorni ed in particolare quella dell’attore . La tecnica usata in questo caso è quella di Lee Strasberg fondatore in America del famoso Actor’s Studio .

La tecnica è basata sullo studio della personalità interiore , sollecitata attraverso azioni pratiche dei propri sensi , delle memorie , sia delle cose che degli affetti , del rilassamento, della concentrazione, dei diversi ritmi delle cose e degli animali. Fondamentale è riuscire a creare un clima adatto dove attraverso questo tipo di sollecitudine si riesca a comunicare la propria essenza con gli altri in maniera creativa .

 

 

Il corso sarà tenuto dall’animatore Vincenzo Castrichini , che si è formato presso la scuola  A. S. “ Dell’Esedra “, Piazza della Repubblica Roma , in un corso triennale condotto da Marise Flach ( allieva diretta di E’tienne Decroux ) e da Angelo Corti , entrambi insegnanti dell’Accademia D’arte Silvio D’Amico e del Piccolo Teatro di Milano .

La tecnica di Strasberg è stata studiata presso l’associazione RE. MI. DA ( recitazione-mimo-danza)  di via dei Chiaveri , Roma , in un corso biennale e in un rapporto di lezioni individuali tenuto da Ilza Prestinari , allieva diretta del maestro .Questi studi vengono integrati con seminari professionali

Attualmente lavora come animatore nelle scuole e come attore

e regista di teatro. 

 

Distinti Saluti Att. Vincenzo Castrichini                    

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