"Il Teatro delle Cose"

presenta

"Novecento" di A. Baricco

con

Vincenzo Castrichini


  …..Non so se ho scritto un testo teatrale: ma ne dubito. Adesso che lo vedo in forma di libro, mi sembra piuttosto un testo che sta in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce. 

                                                                                           Alessandro Baricco

 

È il racconto che nasce dal libro, parte dalla penna dello scrittore, per poi ricomporsi nella fantasia del lettore.

È il racconto del più grande pianista che abbia mai suonato sull’Oceano capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa; è il racconto di un piroscafo “Il Virginian”, che faceva la spola tra l’Europa e l’America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. È anche, forse, il racconto di una barchetta di carta dalla quale alcuni non vogliono scendere: una barchetta per far navigare storie da raccontare, una barchetta di carta dalla quale tutto e tutti vogliono farti allontanare ma che per la quale si è disposti anche a morire, spazzati da una carica di dinamite.  Bum e via….                                              Vincenzo Castrichini

 

Novecento
Novecento

Note di Regia.

Uno spettacolo può essere bello o brutto, può piacere o non piacere, quello che posso dire dell'allestimento di

“Novecento” è che è uno spettacolo molto curato.

Non essendo spinto dalla fretta del dover andare in scena a tutti i costi, il lavoro è stato, perché così è nato, il punto d’arrivo di una ricerca personale, nel quale ho fatto confluire le mie esperienze trentennali e le mie idee su cos’è il “mio” teatro. Il risultato finale, detto a grandi linee, ha dato vita al personaggio di un vecchio “trombettista”, che racconta “la … sua storia vera” che, pur sempre fedele integralmente al testo, nel gioco del teatro, alterna ricordi passati (quando era sulla nave) a riferimenti di vita al presente, (quando si ritrova anni dopo a raccontare quella storia) trasformandosi, con la complicità di alcuni oggetti che fanno parte della “sua storia vera”, da vecchio a giovane. Gli oggetti  viaggiano dal passato al presente, per poi ritornare al loro posto, nella valigia dei ricordi, tutti, tranne il libro, silenzioso, ma sempre presente in scena e che come il “capitano di una barchetta di carta”,dirige la rotta del racconto; ....una barchetta di carta nella quale far navigare storie da raccontare. Solo alla fine, tutti questi oggetti di scena si ritroveranno nella valigia, pronti a partire per un nuovo viaggio, un nuovo racconto, sostenuti dalla storia di Novecento, dei suoi desideri.                                 Vincenzo Castrichini

……. incantati, immobili, fermati lì per sempre a segnare la rotta di questo strano viaggio che a nessuno mai ho raccontato se non ha te.

                                                                    Alessandro Baricco

 

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