“Il TEATRO DELLE COSE”

                                       presenta:

In corso "d'opera": G. Verdi e il Risorgimento Italiano

 

 

"Figurati se io voleva restare a Parigi sentendo una rivoluzione a Milano. Sono di là partito immediatamente sentita la notizia, ma io non ho potuto vedere che queste stupende barricate. Onore a questi prodi! onore a tutta l'Italia che in questo momento è veramente grande! L'ora è suonata, siine pur persuaso, della sua liberazione. È il popolo che la vuole: e quando il popolo vuole non avvi potere assoluto che le possa resistere... Sì, si ancora pochi anni forse pochi mesi e l'Italia sarò libera, una, repubblicana”.

… e la carta da musica, che è si buona per far cartucce.


Questo scriveva Giuseppe Verdi il 21 aprile del 1848, al suo amico e librettista Francesco Maria Piave che a Venezia indossava la divisa rivoluzionaria.

 E questo è il filo conduttore su cui si snoda la Lezione/Spettacolo: "Giuseppe Verdi e il Risorgimento Italiano" lavoro teatrale/didattico, inserito nel progetto “IN CORSO D'OPERA”, ideato dal Regista pontino Vincenzo Castrichini, con la Regia Musicale di Fabrizio Castrichini. E' prodotto dall'Associazione Culturale "Il Teatro delle Cose", in collaborazione con il Conservatorio "O. Respighi" di Latina.

Attraverso il progetto In corso "d'opera” si propone in questo specifico lavoro su Giuseppe Verdi e il Risorgimento Italiano, di valorizzare nel territorio pontino il patrimonio artistico e culturale italiano dell’Opera lirica.

Attraverso il racconto del vissuto del grande Compositore Italiano, calato nel suo contesto storico, l’Associazione teatrale, si propone di sviluppare negli studenti del nostro territorio l’attenzione verso il “Bel Canto” che tutto il mondo ci invidia.

"Giuseppe Verdi e il Risorgimento Italiano" è un viaggio nella produzione musicale, nella storia  Risorgimentale e nella personalità del geniale artista.

Teatro di narrazione, dove scorre fluido il racconto del vissuto artistico del grande Maestro del melodramma e che vede nelle sue “Opere” e in particolare nei robusti cori "Risorgimentali", la voce di ribellione di un popolo oppresso e umiliato dallo straniero.

Negli atri, nelle vie, nelle sale, stanno sul labbro di tutti i nuovi canti.

La gente, uscendo dal Teatro, canterellava già i cari motivi del Guasco,

“Si ridesti il leon di Castiglia”, cantavano mandandoli a memoria stampandoli nella mente e scatenando il sangue di patriottiche speranze,  con quel cappello e il pennacchio all’Ernani.  (Ernani. 1844.)

 

La Lezione/Spettacolo si snoda in un intrigante intreccio fra musica verdiana ed i 3 grandi “Padri” dell'Unità d'Italia, tutti e tre di nome Joseph. (così imponeva l’insopportabile legge di occupazione straniera).

“…c’era bisogno di un Giuseppe che dava il pensiero, di un Giuseppe che poneva il braccio, di un Giuseppe che offriva la voce". Di un unico padre per una Patria unita e libera.

 

 

 

Il narratore attraverso il racconto puntuale dei brani d'opera scandisce le più importanti tappe del Risorgimento Italiano tra il "pensiero e l'azione" di Giuseppe Mazzini, le battaglie di Giuseppe Garibaldi e la "voce" robusta  di Giuseppe Verdi che sfidando la censura e il severo controllo della polizia componeva la sua musica che si trasformava ora in vigorosi cori patriottici, ora in mesta preghiera per la patria umiliata, ora in drammatica caratterizzazione di scomodi (per quei tempi) ma realistici personaggi "del popolo" come l'umiliato gobbo buffone di corte dal cuore paterno (Rigoletto), la giovane prostituta che non si potrà dirimere (La Traviata) o ancora  la zingara travagliata dall’amore figliare e dall’amore materno. (Il Trovatore).

 

Propedeutico alla Lezione/Spettacolo sarà l'incontro del M° Elena Damiani, Docente di “Storia della musica per la didattica” del Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina, con gli studenti, finalizzato alla riflessione musicale sulle Opere di Verdi ponendo particolare attenzione ai Cori verdiani.

Va, pensiero, sull'ali dorate;  Va, ti posa sui clivi, sui colli,

….Oh mia patria sì bella e perduta!  Oh membranza sì cara e fatal!

 

E il senso teatrale irrompeva con forza, e quel lamento degli schiavi ebrei per la patria lontana,

si mescolava con il pianto dei patrioti italiani, esuli in terre lontane,

… e tu Verdi divenivi il loro cantore di un’Italia unita e libera.     

Milano, allora capitale del Regno Lombardo-Veneto, pareva impazzita: si inventarono i vestiti alla Verdi, le cravatte alla Verdi, la cucina alla Verdi. Gli organetti per le strade suonavano il suo Nabucco, e la contessa Maffei volle il giovane compositore nel suo salotto patriottico e repubblicano. E tutti nel suo genio musicale videro, Il Cantore dell’Italia Risorgimentale.

Lui, che amava definirsi: “il contadino di Roncole”.

 

 

Le prime tappe del progetto (da Marzo ad Aprile) hanno coinvolto gli Istituti Comprensivi:

“Vito Fabiano” di Borgo Sabotino; “Giuseppe Giuliano” di Latina, per concludersi il 10 aprile nel “XII Istituto Comprensivo” di Borgo Faiti.

A seguire il progetto verrà proposto alle altre scuole della Provincia di Latina.

 

L’Associazione Culturale “Il Teatro delle Cose” di Latina, si propone di arricchire la crescita della persona nella sua globalità attraverso la conoscenza e l’acquisizione di linguaggi diversificati intesi come strumenti di comunicazione e di socializzazione. Persegue per tale scopo, anche finalità didattiche attraverso attività specializzate teatrali e/o musicali indirizzate al mondo della scuola.

 

Il progetto "IN CORSO D’OPERA”  è stato inserito negli interventi a sostegno delle attività culturali nella Provincia di Latina, per gli anni 2014 e 2015, ai sensi delle L.R. 32/78 e L.R. 17/07.