Struttura del corso di studi teatrali. Indietro
1) L’articolazione del seminario prevede inizialmente lo studio di esercizi prettamente ginnici e mimici, perché lo “ strumento da suonare “ per un attore è il proprio corpo . Conoscere il proprio corpo, saperlo gestire nei momenti voluti se da una parte risulta fondamentale per l’attore non lo è da meno in tutte le tappe fondamentali della vita di un uomo .
2) 3) Saper gestire il corpo significa saperlo rilassare e concentrare, potenziare le antenne presenti in tutti noi. L’esuberanza o la timidezza presente nella sfera caratteriale, fa si che certe qualità possano essere assopite , riuscire a far capire agli allievi del corso il valore del rilassamento
e della concentrazione, e quindi il controllo di se, è già motivo di soddisfazione.
4) In un attore , la voce non risulta prioritaria rispetto al resto del corpo ; la voce è come un braccio o una gamba , per cui perlomeno in questo approccio iniziale , la studieremo nella sua dimensione fisica , che riguarderà il timbro e la possibilità di risonanza nelle diverse parti del corpo .
5) Proprio perché la voce e i muscoli facciali sono i più semplici da gestire , ( non a caso sono i “protagonisti" della comunicazioni ) noi li intrappoleremo in una maschera neutra , dando l’opportunità “all’attore” di esprimersi attraverso le altre parti del corpo .
6)7) La manifestazione dell’interiorità attraverso improvvisazioni teatrali sarà il nostro vero obiettivo Dato un tema semplice , l’allievo dovrà inventare una storia rappresentandola con il proprio corpo lottando contro tutti gli inevitabili sistemi di difesa che sono sempre lì in agguato .
Funzioni primaria dell’insegnante sarà a questo punto fondamentale : indirizzare verso la strada che porti l’allievo a rappresentare la sua vera essenza . Si incomincerà così a conoscere la propria “maschera", a saperla togliere, o a saperla accettare : è un modo per avere un rapporto libero con il proprio corpo .
8) Tutta questa “ disponibilità” non può invece essere presente nell’affrontare lo studio del ritmo teatrale, dove non esistono differenze fra spettacoli di professionisti e quelli di dilettanti , perché le regole sono ferree. Uno spettacolo senza ritmo ha un effetto simile a quello di un brano musicale composto da una sola nota : risulta noioso e poco creativo .
9) Il corso avrà come conclusione un saggio o una semplice spettacolarizzazione pubblica, che ha come intento quello di creare l’emozione di un giorno per i corsisti particolare , ripagandoli della fatica e dell’impegno , che verrà loro richiesta durante il laboratorio.
Inoltre, avrà la finalità complessiva di offrire all’allievo strumenti per una maggiore consapevolezza della propria vita psichica , processo che in se può portare ad un maggior autocontrollo e quindi un maggior successo con gli altri .